Poema di Alphonse Lamartine, pubblicato nel 1836. Il poeta passa da un lirismo
affatto soggettivo ad un'espressione che in
J. e nella
Caduta di un
angelo si concreta in una specie di epopea del destino umano. Il
protagonista Jocelyn, che fu nella realtā l'abate Dumont, amico
dell'autore, si fa prete per la felicitā della propria sorella, trovando
nella vita sacerdotale una pace serena e uno scopo di vivere. Il poema è
permeato di un candido ottimismo, che suona come un inno di speranza, di
bontā, di soavitā.