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Jawlensky, Alexej.

Pittore russo. Studiò presso l'Accademia d'arte di Pietroburgo, trasferendosi in seguito a Monaco, dove frequentò la Scuola d'arte di Anton Azbe. Entrato in contatto con artisti come Kandinskij, Hodler, Matisse, J. elaborò uno stile personale nel quale riuscì a fondere le basi della sua formazione, la pittura russa e la tradizione figurativa delle icone, con le nuove suggestioni della pittura occidentale. Nel 1909 fondò la Nuova associazione degli artisti di Monaco e negli anni seguenti conobbe Nolde e Klee. Entrato nella cerchia del Blaue Reiter, espose con il gruppo nel 1912 a Berlino. Rifugiatosi in Svizzera allo scoppio della seconda guerra mondiale, vi rimase fino al 1921. Durante il suo esilio svizzero J. concentrò la sua attenzione sul tema del volto umano, ridotto a una iconica semplicità, quasi a uno schema geometrico (Teste mistiche, 1917; Visioni del Salvatore, 1919; Teste astratte). Tra gli ultimi avvenimenti artistici cui prese parte risulta la sua adesione al gruppo Die Blaue Vier, costituito nel 1924 con Kandinskij, Klee, Feininger (Twer, presso Mosca 1864 - Wiesbaden 1941).