Attore teatrale e cinematografico tedesco. Recitò in piccole compagnie
teatrali finché al Deutsches Theater di Berlino, sotto la direzione di
Max Reinhardt, ebbe modo di esprimere appieno il suo talento (1914). Dopo il
1922 si dedicò quasi del tutto all'attività cinematografica,
ottenendo un sempre crescente successo. Dotato di grande versatilità
interpretativa e di spiccato istrionismo cedette tuttavia, specie nelle ultime
interpretazioni, a una certa retorica. Il Nazismo lo consacrò "attore di
Stato" e proprio i rapporti con tale regime lo costrinsero, a guerra terminata,
ad abbandonare la Germania. Tra le sue più valide interpretazioni:
Njù (1924),
Varieté (1925),
Nel gorgo del
peccato (1927) e
Crepuscolo di gloria (1928), per i quali ottenne
l'Oscar,
L'angelo azzurro (1930) (Rorschach, Svizzera 1884 - Wolfgangsee,
Austria 1950).