Fondatore del sistema filosofico indiano detto
Purvamimamsa. Nel trattato
Purvamimamsasutra, a lui attribuito e testo fondamentale della scuola,
J. diede una interpretazione speculativa dei testi vedici in rapporto al
sacrificio e alla ritualità. La tradizione lo considerava discepolo di
Vyasa (V.), da cui ricevette il
Samaveda
(V.) per tramandarne il testo (IV sec.
a.C.).