Scultore lombardo. Operante nei primi decenni del Quattrocento nella Fabbrica
del Duomo di Milano, come capomastro dei lapicidi prima e scultore a vita poi,
eseguì sicuramente numerose opere, ma per lo più di discussa
attribuzione, da ricercarsi nella parte absidale e nei fastigi dei piloni.
L'unica scultura sicuramente individuata come sua è la statua del papa
Martino V, considerata una delle più importanti opere lombarde del primo
Quattrocento, in cui si rivelano le doti del ritrattista e, nel panneggio, la
personale interpretazione dei modi del Gotico internazionale (XIV-XV
sec.).