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Jacobi, Johann Georg.

Poeta tedesco. Fratello di Friedrich, fra il 1766 e il 1768 fu professore di Filosofia a Halle; in seguito si trasferì, con funzioni di canonico, ad Halberstadt dove conobbe e prese parte al circolo di poeti di J.W.L. Gleim (V. GLEIM JOHANN WILHELM LUDWIG). Il suo esordio letterario si compì nell'ambito della cosiddetta lirica anacreontica, un genere che, alieno da ogni impegno contenutistico, aveva il suo scopo nella realizzazione di una poesia elegante, fantastica e formalmente perfetta. Tuttavia, soprattutto grazie all'influenza di Goethe e a una ricca sensibilità di impronta preromantica, J. riuscì in alcuni casi ad evadere dalle ristrettezze stilistiche del genere anacreontico. Nel 1769 apparvero le due raccolte Viaggio invernale e Pensieri notturni, chiaramente influenzate dalla poesia di Young. Particolare importanza ebbe la sua azione di divulgatore culturale: tradusse brani danteschi, una scelta di liriche di Góngora, con Heinse fondò a Düsseldorf la rivista "Iris", cui collaborarono anche Goethe e Gleim, fu tra i collaboratori del "Deutsche Merkur" di Wieland e, dal 1795 al 1813, pubblicò la rivista "Taschenbücher". Per la sua vasta cultura umanistica ottenne nel 1784 la cattedra di Belle Arti a Friburgo, dove visse fino alla morte (Düsseldorf 1740 - Friburgo 1814).