eXTReMe Tracker
Tweet

Ivan III Vasilevič.

(detto il Grande). Granduca di Moscovia e di Russia. Figlio di Vasilij, granduca di Mosca, e della principessa Mariga Jaroslavna. Perseguì assai presto l'aspirazione alla creazione di un grande regno russo in sostituzione dei vecchi principati. Nel 1446 il padre, catturato dai principi, fu da questi accecato; tornato libero, riprese il potere, volendo subito al suo fianco il figlio I., per metterlo rapidamente in grado di governare. A 8 anni I. portava già il titolo di granduca. A soli 12 sposò Maria Borisovna, principessa di Tver e a 22 salì al trono. Cominciò con il limitare l'indipendenza dei principi di Verejsk e di Jaroslav; poi, verso gli ultimi anni del decennio 1460-70, decise d'impossessarsi dell'importante centro commerciale di Novgorod e contemporaneamente scatenò la guerra contro i tartari di Kazan. Mortagli la prima moglie, nel 1467 sposò Sofia Paleologo, nipote di Costantino, ultimo imperatore di Bisanzio. Questo matrimonio assunse importanza grandissima. Essendo Sofia di religione cattolica, il papa ne aveva favorito le nozze con I., sperando così di estendere l'influenza della Santa Sede a Mosca. Ma le cose non andarono così: Sofia si dichiarò ortodossa. Tuttavia due anni dopo il matrimonio cominciarono a giungere a Mosca dall'Italia artisti, architetti, operai. I. volle dare al suo regno un carattere assai simile a quello di un Cesare bizantino, e cominciò egli stesso in qualche documento a usare il titolo di zar. Nel 1478 marciò su Novgorod, che fu costretta a rinunciare anche a quanto era rimasto della sua antica autonomia. Nei rapporti con i mongoli riuscì a trarre vantaggi dalle continue contese tra gli Stati. Nel 1474 stipulò un trattato di amicizia con il khan di Crimea, che gli tornò assai utile nella lotta contro Achmat, l'altro khan mongolo, quello dell'Orda d'Oro. Quando nel 1480 Achmat, facendo affidamento sull'appoggio della Lituania, attaccò Mosca, fu affrontato dall'esercito di I. sul fiume Ugra, in alcuni scontri di esito incerto. Mancato il sostegno lituano, la minaccia che il khan di Crimea potesse attaccarlo alle spalle indusse Achmat a ritirarsi. I. ebbe allora libertà di attaccare più energicamente il Regno di Kazan che nel 1487 gli si arrese. Nel 1486 i fratelli di I. riconobbero la sua completa sovranità. Avuta ragione dei nemici orientali, I. si volse a occidente, perseguendo lo scopo principale di sconfiggere i lituani. Con il matrimonio del figlio Ivan il Giovane con Elena, figlia del gospodar Stefano, rinsaldò l'amicizia con i moldavi; concluse un trattato di amicizia con Mattia Corvino re d'Ungheria; stabilì relazioni con l'Austria e con la Danimarca. Nel 1492 attaccò la Lituania imponendo a questa la pace del 1494. Il granduca Alessandro di Lituania sposò Elena, figlia di I. e di Sofia Paleologo nel 1495 (1440-1505).