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Ionosfera.

Fascia atmosferica molto ricettiva all'azione ionica e compresa fra una altezza di 60.000 e 600.000 m circa. L'azione elettrica vi è propiziata dalla libertà con cui si muovono i numerosissimi elettroni. Questa presenza viene giustificata col bombardamento dei raggi solari sull'aria estremamente rarefatta della i. Gli ultravioletti agiscono sugli atomi disintegrandoli per fotoionizzazione. La natura degli atomi presenti in un determinato punto della i. varia a seconda delle condizioni altitudinali e la relativa scissione da essi prodotta sotto i raggi solari si diversifica generando fasce qualitative di ioni. La presenza, ad esempio, di azoto avrà per conseguenza una quantità vagante di elettroni creati dall'azoto stesso. Una considerazione tradizionale sulla i. prevede la classificazione in quattro strati distinti. Il primo non supera l'altezza di 80.000 m, fotoionizza l'ozono libero ed è perfettamente permeabile all'azione radioelettrica di onde corte e medie, cioè non altera il magnetismo originale dell'onda in esso lanciata; mentre un certo assorbimento ed una conseguente deviazione si è notata per le onde lunghe. Il secondo strato giunge fino a 200.000 m circa ed è ricco di ossigeno fotoionizzato. La conduzione dell'elettricità vi avviene agevolmente; la presenza di elettroni per cmc può giungere fino alla cifra di qualche milione. Il terzo strato arriva a circa 500.000 m ed è caratterizzato da una forte concentrazione di azoto, più raro verso i 400/450.000 m. Per questo motivo taluni sogliono dividere la terza fascia in due sottostrati distinti. Le presenze e le funzioni della fascia superiore del terzo strato sono comunque meno prevedibili a livello rigorosamente scientifico, in quanto pare che non agiscano come le altre in funzione diretta dei raggi solari. Anche il quarto strato si presenta di non facile identificazione scientifica. Certo la capacità di assorbimento dei raggi è qui elevatissima e le temperature possono raggiungere punte di 1.500 °C. Lo studio dei fenomeni che avvengono nella i. è utile alla pratica meteorologica, offre infatti la possibilità di prevedere sbalzi di pressione e di temperatura, col conseguente verificarsi di manifestazioni temporalesche.