Lett. - Tendenza a esprimere i sentimenti o stati d'animo più intimi.
L'
I., come tendenza del gusto e consapevole modo d'arte, si manifesta
nella letteratura europea soprattutto verso la seconda metà dell'800, in
reazione agli aspetti esteriori, enfatici e titanici del Romanticismo e alla
maniera storicistica in particolare. Già presente nella narrativa a fondo
analitico e psicologico, e parte essenziale del Naturalismo e Verismo, esso, con
l'accentuarsi e l'esasperarsi del culto dell'io, e dell'arte come
autobiografismo, diventa uno dei principi della poetica del Decadentismo.
• Mus. - Tendenza a esprimere gli intimi moti della sensibilità
individuale, in forme e toni di raffinata proprietà e discrezione.
Espressioni intimiste si trovano in ogni grande corrente spirituale, nel Barocco
(Frescobaldi e Bach), nel Classicismo (Beethoven), nel Romanticismo (Chopin,
Schumann, Brahms), nell'Impressionismo (Debussy) e nell'Espressionismo
(Schönberg, von Webern); fors'anche più tipici, poi, Fauré e
Ravel. • Arte - Pittura che raffiguri soggetti di vita quotidiana,
domestica, con modi adeguati ad esprimere l'intima poesia. Molta della pittura
di genere del XVII sec. nei Paesi Bassi può dirsi intimista. In
particolare, si chiamarono
intimisti i pittori che si volsero a esprimere
la vita interiore, così nei soggetti d'ispirazione affettiva come nel
ritratto. Nella seconda metà dell'800, la tendenza all'
I. fu uno
degli aspetti della polemica del Verismo contro la pittura storica, monumentale,
accademica.