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Internazionale, Terza.

Fondata nel 1919 da Lenin con il nome di Comintern, si pose come obiettivo la rivoluzione comunista mondiale con l'appoggio dell'URSS. Fu condizione essenziale il successo della rivoluzione russa del 1917. L'organizzazione si diede uno statuto che prevedeva un potere fortemente centralizzato, controllato dal PCUS, il quale aveva nel Comintern il più alto numero di rappresentanti del partito. I partiti comunisti dei diversi Paesi si impegnarono a modellare la loro organizzazione su quella del PCUS (centralismo democratico) e a subordinarsi completamente alle direttive del Comintern. Si riaffermò la necessità della lotta contro la socialdemocrazia. Nel 1924 iniziarono i contrasti tra Trozkij, sostenitore di una posizione nettamente internazionalista, e Stalin, sostenitore dell'egemonia della Russia in quanto unico Stato in grado di contrapporsi agli Stati imperialisti. Nel luglio-settembre 1928 venne fissata una linea programmatica imperniata sulle esigenze dell'URSS, lo Stato guida; si decise l'appoggio ai movimenti di liberazione nazionale e la "lotta per trasformare le guerre imperialistiche in guerre civili" (tesi già espresse da Lenin). L'opposizione trotzkijsta venne eliminata. Nel 1935 si decretò la formazione del fronte popolare, l'alleanza tra comunisti e socialdemocratici, la collaborazione con i partiti borghesi antifascisti. Il 15 maggio 1943, al fine di facilitare la collaborazione bellica tra l'URSS e gli Alleati, fu deciso lo scioglimento della T.I.