Poemetto allegorico in nona rima di 309 stanze di autore ignoto, generalmente
attribuito a Dino Compagni, composto tra la fine del XIII e l'inizio del XIV
sec. Vi si canta una donna bellissima, lussuosamente vestita, e si descrive la
sua corona d'oro ornata di 60 pietre, la sua graziosa compagnia e il suo fastoso
palazzo in Oriente distinto in 12 parti e ornato dalle rappresentazioni del
trionfo d'Amore, delle storie di Cesare, d'Alessandro, della guerra di Troia e
della Tavola Rotonda. La donna, la sua compagnia e il suo palazzo sono un
complicato simbolo dell'intelligenza.