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Innocenti, Camillo.

Pittore italiano. Terminati i regolari studi classici si mise a dipingere per hobby, dapprima sotto la guida di Ludovico Seitz e più tardi studiando le tecniche pittoriche di Antonio Mancini, di Domenico Morelli e di Ettore Tito, allora tutti seguaci di nuovi indirizzi figurativi. Dopo aver conseguito il diploma nel 1898, al Pensionato Nazionale di Roma, si trasferì in Spagna per studiare Goya e Velasquez. Tornato in Italia seguì per due anni la tecnica divisionista ma alla fine del 1903 aderì al gruppo dei "25 della Campagna Romana". Dal paesaggismo passò più tardi alla descrizione, indovinata, di interni borghesi facente capo a quella rivoluzione estetica che passa sotto il nome di Liberty. Lavorò nel 1906 e 1907 per la rivista "Novissima" per la quale eseguì numerosi disegni di figure femminili. Nel 1909 ebbe la sua prima sala personale alla Biennale di Venezia. Membro del Consiglio direttivo della Secessione Romana ebbe occasione, dal 1912, di viaggiare molto (Parigi, Vienna, Monaco, ecc.). Dopo la prima guerra mondiale si dedicò alla scenografia (specie per il cinematografo) per trasferirsi poi al Cairo dove fu nominato direttore della locale Scuola di Belle Arti. Durante la seconda guerra mondiale fece ritorno a Roma senza però più riuscire ad emergere a causa delle mutate condizioni artistiche e culturali tipiche del dopoguerra. Tra i suoi dipinti Donne sulla terrazza e Donna alla toeletta (Roma 1871 -1961).