Zool. - Denominazione indigena africana dell'
Onotragus leche, un'antilope
della sottofamiglia dei reduncini, famiglia dei Bovidi, ordine degli
artiodattili ruminanti. È specie diffusa nel Sudan orientale e nel bacino
dello Zambesi dove vive in piccoli gruppi che si separano soltanto durante il
periodo degli amori, isolandosi, ciascuna coppia, nei propri territori. Spesso
le femmine partoriscono due volte all'anno. L'
i. fa parte del cosiddetto
gruppo delle antilopi d'acqua così chiamate perché al minimo
segnale di pericolo si buttano in acqua per nascondersi nel folto dei canneti:
abili nuotatrici, queste antilopi guadano con sveltezza pantani, paludi,
attraversando senza difficoltà terreni coperti di melma e di fango. Il
maschio è alto al garrese poco meno di un metro; ha mantello
giallo-brunastro con il petto, il ventre e la faccia bianchi mentre le orecchie
sono rosso-giallastre. Le corna sono sottili, ritorte a spirale e inanellate.
Come aspetto ricorda il capriolo ma ha il pelo molto più folto di esso ed
anche la coda più lunga. Le corna sono prerogativa dei soli maschi.