L'insieme delle attività umane rivolte al conseguimento di un fine.
║ Operosità, abilità. ║
I. culturale: l'insieme
dei mezzi di produzione e diffusione della cultura di massa. Rientrano in essa i
mass-media e le tecniche di riproduzione delle immagini e dei suoni. •
Econ. - L'insieme dei processi di produzione e trasformazione di materie prime o
derivate e di beni ottenuti tramite macchinari e manodopera salariata, che
costituisce il settore secondario dell'economia di un Paese. Caratteristica
delle
i. è la specializzazione in un determinato settore di
produzione, l'accumulo e il reinvestimento di capitale, l'utilizzo di personale
salariato specializzato, l'impiego di tecnologie. Le
i. si distinguono in
i. di occupazione, finalizzate alla produzione di prodotti della natura
diversi da quelli ricavati dall'attività agricola (caccia, pesca, taglio
dei boschi, ecc.);
i. di trasformazione, che si occupano della
lavorazione dei prodotti dell'agricoltura e del sottosuolo e della loro
trasformazione in beni utili e necessari (
i. alimentare, della carta,
editoriale, grafica, chimica, delle costruzioni, edile, meccanica, metallurgica,
tessile, ecc.);
i. di prestazione, per la produzione di servizi e del
commercio (
i. del turismo, dello spettacolo, dei trasporti, delle
comunicazioni, ecc.). Considerando l'incidenza sul mercato delle loro
attività le
i. possono ulteriormente essere classificate in grande
o piccola
i. e in
i. chiave. Per
grande i. si intende una
vera e propria impresa nella quale vengono investiti ingenti capitali, è
impiegato un alto numero di salariati, sono utilizzati macchinari altamente
tecnologizzati. Solitamente tali
i. rivestono un ruolo di primo piano
nell'economia del Paese in cui operano e pertanto sono spesso oggetto di
controllo, diretto e indiretto, da parte dello Stato. Il loro notevole potere di
mercato, infatti, determina il sorgere di interessi economici e finanziari che
inevitabilmente coinvolgono anche gli interessi politici. La
piccola i.
è un'impresa di modeste dimensioni, anche a carattere artigianale, nella
quale spesso l'imprenditore è anche lavoratore, e che prevede l'impiego
di un numero ridotto di salariati. Sono considerate artigianali anche l'
i.
domestica, nella quale l'attività industriale è svolta dal
nucleo familiare dell'imprenditore ed eventualmente da pochi dipendenti, e
l'
i. a domicilio, nella quale i lavoratori effettuano al proprio
domicilio la lavorazione delle materie prime affidate loro dall'imprenditore. Un
terzo tipo di
i. sono quelle cosiddette
i. chiave, imprese la cui
produzione assume un'importanza fondamentale per l'economia di un Paese. Lo
sviluppo industriale è strettamente legato alla vicinanza delle materie
prime, al grado di efficienza delle comunicazioni, alla quantità di
manodopera, soprattutto di quella specializzata, alla disponiblità di
aree adatte alla costruzione di fabbriche. Questa serie di fattori determina una
concentrazione dei complessi industriali in alcune zone, che talvolta ha come
conseguenza il sorgere di squilibri non solo economici, ma anche sociali, e
forte disomogeneità nella distribuzione della popolazione. In Italia per
esempio lo sviluppo tecnologico e industriale si è verificato con
intensità maggiore al Nord, dove si è costituito il cosiddetto
"triangolo industriale" tra Piemonte, Lombardia e Liguria, mentre le regioni del
Centro-Sud sono rimaste ad un livello di industrializzazione molto minore.
Ciò ha determinato negli anni forti spostamenti di popolazione dalle zone
a bassa industrializzazione verso quelle ad alta concentrazione industriale,
provocando turbamenti non indifferenti nelle microeconomie regionali. •
Dir. - L'importanza economica e sociale via via assunta dall'
i. ha avuto
come diretta conseguenza in campo giuridico la creazione di una branca
specializzata, il cosiddetto diritto industriale. Esso si occupa, come in parte
anche il diritto pubblico, della regolamentazione e del controllo delle
attività industriali per garantire la sicurezza e il benessere dei
cittadini, per assicurare la liceità dei processi di lavorazione
dell'
i., per controllare la qualità dei prodotti e la sicurezza
dei lavoratori. È pertanto compito della polizia industriale vigilare
sulla fabbricazione degli alimenti e delle bevande, sulla realizzazione dei
vaccini, sullo svolgimento dei trasporti, sulla prevenzione degli infortuni
degli operai, sulla tutela delle donne e dei minori impiegati nell'
i.,
sulla regolarità delle norme di costruzione, sulla fabbricazione delle
armi e sulla loro manutenzione, ecc. Vi sono inoltre alcune norme previste dal
diritto pubblico e da quello industriale atte a preservare il cittadino da frodi
effettuate a suo danno da parte di industriali o esercenti. Particolarmente
attenta e puntuale è la normativa che riguarda le
i. pericolose e
insalubri, la cui attività è sottoposta al controllo del sindaco e
del prefetto che hanno il potere di emanare regolamenti locali e di assumere
provvedimenti. L'elenco delle materie pericolose trattate dalle
i. viene
stilato dal ministero dell'Interno e approvato dal ministero della
Sanità. • Edil. - Gli edifici destinati ad ospitare fabbriche
devono essere realizzati secondo precisi criteri di costruzione, strettamente
legati al tipo di attività industriale cui sono destinati. In generale
comunque gli edifici industriali devono prevedere locali molto ampi in cui siano
ridotti al minimo i sostegni intermedi, un'illuminazione molto diffusa e
uniforme. La struttura portante deve essere in grado di sopportare grossi
carichi e soprattutto di assorbire le vibrazioni prodotte dal lavoro dei
macchinari. • Paletn. - Fabbricazione degli oggetti destinati a diversi
usi presso le popolazioni primitive. Viene classificata in base al materiale
usato (
i. litica, ossea, ecc.), al periodo o alla civiltà da cui
è stata prodotta (
i. musteriana, levalloisiana, ecc.).
in Italia: la tradizione tecnica dell'Alfa Romeo" di Gonzalo Alvarez Garcia