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Imamura, Shohei.

Regista giapponese. Dopo una giovinezza turbolenta, lavorò in teatro e si cimentò con la sceneggiatura. Assistente di Ozu, esordì alla regia nel 1958 con Desiderio rubato, cui seguirono pellicole caratterizzate da spirito di contestazione, satira grottesca e analisi sociale di grande profondità, tra cui: Porci, geishe e marinai (1961), L'insetto giapponese (1963), Desiderio impuro (1964), Introduzione all'antropologia (1966), Il profondo desiderio degli dei (1969), Storia del dopoguerra giapponese (1970). Negli anni Ottanta I. raggiunse la notorietà anche in Occidente, vincendo nel 1981 il Gran Premio del Festival di Strasburgo con La vendetta è mia (1979) e nel 1983 la Palma d'Oro al Festival di Cannes per La ballata di Narayama. Successivamente realizzò: Zeghen (1987); Pioggia nera (1989); L'anguilla (1997), per cui si aggiudicò la seconda Palma d'Oro della sua carriera; Acqua tiepida sotto un ponte rosso (2002) (Tokyo 1926-2006).