Generale e uomo politico russo. Sostenitore del panslavismo, fu dapprima
ambasciatore a Pechino, dove concluse importanti trattati commerciali (1859), e
poi a Costantinopoli. Qui affrontò l'insurrezione cretese del 1866,
appoggiando la Turchia contro la Grecia. Contribuì al fallimento della
Conferenza di Costantinopoli (1876-77), in seguito al quale si adoperò
per l'intervento russo contro l'Impero ottomano. Nominato da Alessandro III
ministro dell'Interno (1881), lasciò la carica per dissensi politici con
il ministro degli Esteri Giers (Pietroburgo 1832-1908).