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Ibridazione.

Incrocio tra due individui di razze o specie differenti. • Biol. - Insieme delle pratiche miranti a ottenere ibridi, cioè individui animali o vegetali provenienti da incroci di genitori appartenenti a razze, varietà o specie diverse. Tra gli animali gli ibridi si possono ottenere sia con la fecondazione naturale sia con quella artificiale; naturalmente, gli incroci tra specie diverse sono più facili se le specie in questione sono simili. L'ibrido può essere fecondo (è il caso dell'accoppiamento del cane con il lupo), oppure sterile. Spesso gli incroci tra uccelli di diversa specie danno come risultato un ibrido fecondo se maschio, sterile invece se femmina; per i mammiferi, invece, può avvenire il contrario: il mulo è sempre sterile, mentre la mula può anche mostrarsi feconda. Quanto alle razze umane, tutti i loro ibridi sono fecondi. • Bot. - La pratica dell'i. è molto diffusa in agricoltura e in floricoltura, per ottenere nuove varietà di fiori e di piante. Solitamente l'incrocio avviene tra varietà diverse della stessa specie; qualche volta anche tra specie diverse dello stesso genere; solo in casi eccezionali tra piante appartenenti a generi diversi. L'i. artificiale, cioè operata dall'uomo, comprende di solito la pratica della castrazione: il fiore scelto per essere fecondato viene privato dei suoi organi maschili, isolato contro eventuali insetti pronubi, poi impollinato a mano col polline della pianta prescelta. Assommando in sé i caratteri dei genitori, la nuova pianta così ottenuta si mostra spesso più vigorosa di entrambi: di solito la sua fecondità è diminuita, e nel caso si riproduca i suoi caratteri si disgiungono, in ciò seguendo le leggi dell'ereditarietà. Nelle piante comunque l'ostacolo della sterilità di alcuni ibridi interspecifici non è insormontabile, perché la riproduzione può essere ottenuta per via vegetativa. • Biochim. - Si può avere i. di acidi nucleici facendo interagire DNA con sequenze di RNA. Si ottiene una doppia elica dove è presente un filamento di RNA e un frammento di DNA, i cosiddetti ibridi molecolari o chimere molecolari. Con questa tecnica è possibile formare strutture proteiche complesse. Si possono ottenere anche ibridi cellulari attraverso la fusione di cellule derivanti da organismi differenti. L'i. è possibile attraverso un trattamento che altera la membrana della cellula. Si possono ottenere ibridi cellulari o eterocarioti (singole strutture cellulari contenenti entrambe i nuclei delle cellule originali).