Pittore e disegnatore giapponese. Allievo di Katsukawa Shunsho, si formò
studiando la pittura cinese e quella occidentale, che seppe filtrare attraverso
il gusto tipico del suo Paese. Carattere eclettico e complesso, iniziò
dipingendo ritratti di donne e di attori, nell'applicazione fedele e coerente
dei principi stilistici del movimento Ukiyo-e, che aveva abbandonato i temi
aulici per rivolgersi a soggetti tratti dalla vita quotidiana. In un secondo
periodo si dedicò all'illustrazione di libri e al disegno di
surinomo (stampe di carattere vario), trattando tutti i generi, dal
paesaggio alla figura, alla natura morta, nei quali seppe raggiungere uno stile
personale e originale, sapiente nella fusione di figure umane e vedute naturali,
di descrizione e narrazione. Godette di immensa fortuna anche in Europa,
soprattutto nella seconda metà dell'Ottocento.
H. fu anche un
profondo e attento conoscitore delle tecniche di disegno: compilò
un'imponente raccolta di bozzetti sparsi (i
Mangwa) e manuali teorici.
Tra le sue principali stampe citiamo
Belle vedute della capitale
d'Oriente (1801) e
Cinquantatré stazioni del Tokaido (1804).
Negli ultimi anni subì la rivalità di Hiroshige; a quest'ultimo
periodo risalgono opere quali le
Cento vedute del monte Fuji (1834-1835)
e le
Cento poesie spiegate dalla nutrice (1839) (Tokyo 1760-1849).