Patriota tirolese. Era albergatore e mercante di vini e di cavalli, quando nel
1796 si segnalò per il suo fervore patriottico. Nella insurrezione
generale del Tirolo, fomentata dall'Austria (1809), riprese le armi e
governò poi il Tirolo fino a quando l'Austria lo abbandonò col
trattato di Vienna. Mandò allora al principe Eugenio una sua
dichiarazione di sottomissione, ma ingannato dalla falsa notizia del ritorno nel
Tirolo dell'arciduca Giovanni, vittorioso sui Francesi, riprese le
ostilità. Ciò gli valse l'esclusione dall'amnistia concessa dopo
il trattato di pace. Costretto a nascondersi in una capanna tra le nevi, fu
scoperto, dopo due mesi, per il tradimento di un prete, già suo amico. Fu
arrestato, tradotto a Mantova e fucilato (San Leonardo in Passiria 1767 -
Mantova 1810).