Generale francese. Arruolatosi nel 1784, sergente delle guardie nel 1789,
sottotenente nel 1792, si fece notare per il suo coraggio all'assedio di
Thionville e alla battaglia di Neerwinde. Un'accusa di scarso civismo lo fece
arrestare nel momento stesso in cui stendeva, per la campagna del 1793, un piano
che, consegnato a Carnot, fruttò al suo autore la nomina a generale di
brigata. Posto alla testa dell'armata della Mosella, dopo la splendida difesa di
Dunkerque si unì a Pichegru e costrinse gli Austriaci ad evacuare
l'Alsazia, il che non impedì a Saint-Just di farlo nuovamente arrestare.
Rimesso in libertà dopo il 9 termidoro, sconfisse nel 1795 il corpo degli
emigrati a San Barbe, dal 1795 al 1796 pacificò la Vandea mostrandosi
abile uomo politico, dal 1796 al 1797 ottenne nella campagna oltre Reno tre
splendide vittorie. Si trovava al suo quartier generale di Wetzlar quando un
improvviso malore (è opinione che sia stato avvelenato) lo uccise tra il
dolore dei suoi soldati (Versailles 1768 - Wetzlar, Prussia 1797).