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Heljermans, Herman.

Autore drammatico olandese. Il suo primo lavoro, rappresentato sulle scene di Rotterdam, fu Dora Kremer di fattura ancora molto incerta e certamente influenzato dal teatro di Ibsen; ebbe uno scarso successo. Questo arrise invece a Ahasversus, ispirato alla tragedia di una famiglia ebrea russa travolta dalla violenza delle persecuzioni; ma l'opera che diede a H. il meritato successo fu Ghetto, rappresentata nel 1898, lavoro in cui H. ha saputo fondere magistralmente la critica della società contemporanea con la descrizione realistica del quartiere ebreo di Amsterdam. Socialista convinto, dai primi anni del XX sec., scelse argomenti di ambiente proletario che egli svolse abilmente in lavori teatrali in un atto; tra questi è indubbiamente il più importante Op Hoop van Zegen (La buona speranza) tradotto poi nelle principali lingue e rappresentato quasi ovunque; tratta vicende della vita marinara sui bastimenti mercantili. Lavori pure ispirati al lavoro e alle condizioni sociali dei lavoratori sono anche Ora et labora (1902); Hot Pantser (La corazza) e Gluck auf (1911). In Clitkmast (L'uscita) H. si allontana dal filone sociale per calcare la strada della fantasia mentre in Eva Bouher affronta arditamente alcuni temi filosofici (Rotterdam 1864 - Zandvoort 1924).