Poeta e scrittore danese. Allevato per qualche anno in casa dello scrittore K.L.
Rahbek,
H. crebbe in un ambiente colto e socialmente elevato. Dopo un
triennio (1819-22) passato a Parigi, divenne lettore di danese
all'università di Kiel (1822) e lì ebbe la rivelazione della
filosofia di Hegel, decisiva per la sua formazione mentale. Dopo il successo,
nel 1825, del vaudeville
Re Salomone e
Giorgio il cappellaio,
tornò a stabilirsi a Copenaghen, dove compose parecchi altri vaudevilles,
genere fino allora nuovo per i Danesi:
Pesci d'aprile; Un'avventura nel parco
di Rosenborg. Scrisse anche fortunati drammi romantici, come
L'altura
degli Elfi (1828). Fondò periodici, dominando per almeno un
quindicennio la cultura danese. Conservatore, diresse contro i liberali una
commedia apocalittica:
Un'anima dopo la morte (1841). Tra i suoi scritti
sulla letteratura e l'arte, vanno ricordati:
Il vaudeville come genere
drammatico; Sommario di filosofia; il saggio
Poesia lirica
(Copenaghen 1791 - Bonderup 1860).