Scrittore teatrale pakistano. Dai primi anni del XX sec. svolse un'intensa
attività nel campo del teatro fino agli anni Trenta, collaborando anche
personalmente alla messa in scena dei suoi lavori rappresentati, in quel tempo,
soprattutto a Benares, Bombay e Calcutta. Viene oggi considerato il creatore del
dramma urdu moderno, direttamente derivato da quello tradizionale consistente in
una fantasia a sfondo fiabesco, nella danza e nel canto. Nel primo periodo della
sua attività
H. prese a modello, per la parte essenziale dei suoi
lavori, i classici drammi urdu dell'antica tradizione pakistana. In un secondo
periodo, attraverso uno svolgimento progressivo, abbandonò a poco a poco
il filone calcato dalla consuetudine per inoltrarsi verso un realismo sempre
più sentito, come si avverte nei suoi drammi più recenti, quali
Il sogno dell'esistenza (o
La figlia del Giudeo), che si staccano
notevolmente da quelli della prima maniera, tra i quali citiamo
Il discepolo
del dubbio (o
Prigioniero della passione). Al periodo realistico
seguì una fase nuova, la terza, in cui
H. si fa critico dei
costumi e delle strutture sociali della società indiana. In questa fase
H. usa quasi esclusivamente l'
Hindi (Amritsar 1879 - ?)