Nono presidente degli Stati Uniti. Entrato nell'esercito giovanissimo,
partecipò attivamente al massacro delle popolazioni indiane. La
serietà e la tenacia dimostrata gli procurarono a 25 anni la nomina a
segretario per i territori del Nord-Ovest e, nel 1801, l'elezione a governatore
del territorio dell'Indiana. Nel 1811, nel quadro dell'espansione militare della
giovane confederazione, mosse contro il capo indiano Tecumseh, che aveva assunto
la direzione di tutte le tribù del Nord-Ovest e del Sud. Sorpresi gli
accampamenti indiani presso il fiume Tippecanoe nell'Indiana li impegnò
in battaglia con forze preponderanti, massacrandoli. In seguito a questa
vittoria gli fu affidato il comando degli eserciti del Nord-Ovest durante la
guerra anglo-americana del 1812-14. Riconquistata Detroit nel 1813, nel 1814
sconfisse gli inglesi e pose termine alla guerra con la Gran Bretagna firmando
con quest'ultima il trattato di Gand. Datosi alla carriera politica, fu eletto
membro del Congresso degli Stati Uniti dal 1816 al 1819, senatore dello Stato
dell'Ohio dal 1819 al 1821, ministro dello stato di Columbia dal 1828 al 1829.
Nel 1840 venne eletto presidente degli Stati Uniti. Assunta la carica nel marzo
del 1841, morì nell'aprile dello stesso anno (Berkekey, Virginia 1773 -
Washington 1841).