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Harris, Roy Ellsworth.

Musicista statunitense. Dopo essersi diplomato negli Stati Uniti, volle frequentare la scuola parigina di Nadia Boulanger che frequentò con grande profitto dal 1926 al 1928. Ritornato in America con una solida preparazione, divenne popolare subito dopo il 1935 per l'originalità delle sue composizioni e specialmente dei suoi Quartetti e delle sue Sinfonie (ne ha scritte nove). Rifuggendo da tutta la problematica della musica di avanguardia dimostrò che si può ancora comporre delle pagine assolutamente originali pur mantenendosi nei limiti della tradizione; su queste basi infatti egli creò la sua Ode alla consonanza favorevolmente accolta anche dalla critica più avanzata. Sua è la trascrizione per quartetto dell'Arte della fuga di J.S. Bach. La sua posizione, secondo molti storici della musica, occupa un livello intermedio fra quella di Sibelius e di Stravinski da un lato e quella dei radicali Schönberg, Hindemith e Berg. H. nutre anche grande simpatia per la musica bandistica e per la fisarmonica che egli ha inserito più volte nelle sue composizioni. Dal 1941 H. insegna alla Cornell University. Tra la sua produzione compaiono anche molte composizioni di musica da camera e di musica per coro (Lincoln Country 1898- Santa Monica, California 1979).