Studioso francese. Autore di testi di numismatica e storia. Entrato a 16 anni
nell'ordine dei Gesuiti divenne bibliotecario al collegio Louis-Le-Grand di
Parigi. Pubblicò un'edizione della
Storia Naturale di Plinio e
incominciò a interessarsi di numismatica. Il suo lavoro in questo campo,
come nel resto dei suoi studi, fu caratterizzato da una notevole passione per
l'originalità. Le sue opere includono:
Nummi antiqui populorum et
urbium illustrati (1684) e
Antirrheticus de nummis antiquis (1689).
Fu anche supervisore dei
Conciliorum collectio regia maxima (1715), opera
nella quale espresse opinioni eterodosse sui concili anteriori a quello di
Trento. Nei
Prolegomena ad censuram veterum scriptorum giunse ad
affermare la non autenticità di molte opere della classicità da
lui considerate produzioni apocrife e spurie di monaci medioevali. Si
occupò anche di questioni storiografiche ed in un suo studio
affermò la falsità dei documenti riferentisi al contrasto che era
intercorso attorno al 1300 tra Filippo il Bello e il Papa Bonifacio VIII
(Quimper 1646 - Parigi 1729).