Uomo di Stato prussiano. Compì gli studi a Lipsia e a Gottinga ed
entrò nel 1770 nei quadri dell'amministrazione di Hannover. Fu nominato
nel 1782 consigliere privato e conte, e passò fra i diplomatici al
servizio del duca di Brunswick. Nel 1782 fu nominato amministratore dei
principati di Ansbach e Bayreuth. Nel 1797, al momento dell'ascesa al trono di
Federico Guglielmo III, fu nominato membro del Governo prussiano nel quale
assunse incarichi di responsabilità. Dopo aver condotto una politica
neutrale
H. dovette stringere alleanza con Russia e Austria per far
fronte all'espansionismo di Napoleone. Dopo la battaglia di Austerliz, Napoleone
ne impose l'allontanamento dal Governo prussiano. Nel 1807 tornò per
pochi mesi al potere dopo la battaglia di Tilsit. Fu di nuovo costretto a dare
le dimissioni, ma nel 1810 fu rieletto cancelliere prussiano, carica che tenne
fino alla morte. Durante i lavori del Congresso di Vienna (1815) tentò
inutilmente di far annettere la Sassonia alla Prussia. Nel 1819 (trattato di
Carlsbad) l'Austria ottenne il diritto di interferire negli affari interni
prussiani e da allora la politica di
H. fu strettamente subordinata a
quella del cancelliere Metternich (Essenrode 1750 - Genova 1822).