Poeta turco. Autore di poemi di grande successo ai suoi tempi, è oggi
considerato solo alla stregua di un abilissimo "rifacitore", consistendo tutta
la sua opera in una serie di imitazioni che, per quanto assai indovinate,
denunciano una limitazione della sua personalità.
H. attinse
soprattutto al poeta persiano Giami del quale imitò, se pur con grande
bravura, il
Lailà u Magnun e il grande poema
Yusuf u
Zulaikha. Quest'ultimo, composto in metro
hafif intorno al 1491, ebbe
un grandissimo successo forse anche perché
H. inserì, nella
redazione di Giami, numerosi racconti e alcuni
ghazel assolutamente
originali. Fonti del poema sono il Corano e la Genesi; l'opera è piena di
significati mistici e simbolici anche quando parla di Giuseppe - la bellezza
divina - o di Zulaikha, moglie di Putifarre, che simboleggia l'anima umana.
Altre opere minori di
H. sono:
Tuhfetu 'l-ussaq (Il dono degli
amanti) breve ma originale poema;
Muhammediyye, poema in onore di
Maometto;
Qiyafetname, piccolo trattato di fisiognomica;
Mevlid-i
gismani ve mevlid-i (Natale corporeo e Natale) (Göynuk, Boli 1450 circa
- 1506 circa).