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Hair.

Commedia musicale scritta da Gerome Ragni e Jimmy Rado con musiche di Galt McDermot; la prima rappresentazione ebbe luogo il 29 ottobre 1967 al Public Theatre di New York. Regista della prima che fu replicata per otto settimane fu Gerald Freeman. La commedia musicale che gli autori preferirono chiamare "the American Tribal Love Rock Musical" (musical rock americano sull'amore tribale) aveva dapprima un filo conduttore: la storia di un giovane "obiettore di coscienza" che, non avendo il coraggio di bruciare la cartolina precetto viene arruolato dall'esercito e mandato a combattere nel Vietnam dove viene ucciso. Poi, quando un miliardario di Chicago, che aveva fiutato il buon affare, acquistò i diritti dello spettacolo affidandone la regia al prestigioso Tom O'Horgan, questi eliminò l'intreccio e trasformò lo spettacolo in una sorta di songspiel. Egli rifiutò programmaticamente qualsiasi struttura portante lineare e razionale, rielaborò totalmente coreografie e movimenti dei personaggi, fece ricorso ad un linguaggio registico in grado di "bombardare" tutti i sensi degli spettatori. Andò in scena con il suo rifacimento il 29 aprile 1968 al Biltmore Theatre, ottenendo un enorme successo. La grande innovazione in questo spettacolo consisteva in una scena in cui, per brevi istanti, attori e attrici danzano completamente nudi - la prima volta che ciò accadde in America - ma con le luci notevolmente attenuate. Al successo contribuì anche il linguaggio spesso osceno che faceva parte del nuovo testo e la musica eccitantissima e trascinante, di cui il brano più famoso è quell'Aquarius che venne suonato dalla banda della portaerei Iwo Jima per salutare il ritorno - fortunoso - dell'equipaggio dell'Apollo 13. I concetti che sono alla base di questo spettacolo sono: l'amore privo di qualsiasi remora puritana; la non distinzione fra i due sessi; il culto per la droga; il rifiuto pieno dell'autorità costituita, della guerra nel Vietnam, delle discriminazioni razziali, della coscrizione obbligatoria, ecc. Lo spettacolo fu in seguito esportato in Inghilterra, in Germania, in Francia, in Jugoslavia e, nell'autunno 1970, anche in Italia.