Bot. - Genere di funghi della famiglia delle elvellacee, ordine delle pezizali,
sottoclasse degli euascomiceti. Tra le specie più comuni in Italia
ricordiamo
G. esculenta, volgarmente nota come "spongino" o "spugnola
falsa"; ha il gambo tozzo, il cappello a forma di mitra irregolare, quasi
globosa, con la superficie ondulata cresposa e lobata alla base. Il gambo, o
stipite, è sodo e deforme, corto, tuberoso e per lo più compresso,
coperto da pruina o da pelurie. Il colore della mitra è bruno-ocraceo o
bruno-rossastro mentre il gambo è biancastro da giovane, carnicino
più tardi. Questo fungo vegeta nelle selve di conifere, spesso in grandi
famiglie, preferendo i luoghi umidi. È erroneamente ritenuto mangereccio
e di ottimo sapore. Tuttavia lo "spongino" contiene un veleno solubile
nell'acqua (acido elevellico) che fa effetto solo dopo 5/7 ore dall'ingestione;
l'avvelenamento può arrecare moltissimi disturbi e portare addirittura
alla morte. Ricorrendo, appena avvertiti i disturbi (vomito, diarrea, ecc.) alle
cure mediche, l'effetto del veleno può essere annullato abbastanza
facilmente; perché il fungo non sia pericoloso bisogna farlo bollire in
acqua che poi va gettata via. È tuttavia consigliabile non
raccoglierlo.