Filosofo spagnolo. Arcidiacono di Segovia, vissuto alla corte dell'arcivescovo
di Toledo. Tradusse dall'arabo, insieme con Giovanni Ispano, varie opere.
G. fu pertanto mezzo di unione fra il mondo orientale e il mondo
occidentale, venuti a contatto nella Toledo conquistata di recente dai
cristiani. Ma
G. contribuì ai vicendevoli contatti anche con opere
personali, di carattere divulgativo. Si ricordano:
De processione mundi; De
anima; De immortalitate animae (XII sec.).