Poeta italiano. È considerato l'iniziatore della poesia del dolce stil
novo. Esercitò la professione di giudice; di parte ghibellina, fu
esiliato da Bologna (1274). Nel suo
Canzoniere, tolti alcuni echi
guittoniani e provenzali, si colgono temi che diventeranno tipici della poesia
stilnovistica: l'amore è attributo necessario del "cuore gentile", la
donna appare come una creatura angelica, la gentilezza è una
nobiltà che consiste nella virtù e non nella nascita.
L'impressione che provocò la sua poesia fu immensa e Dante stesso, che in
gran misura ne subì l'influenza, non esitò a chiamare
G.
"padre suo" (Bologna 1240 - Monselice 1276).