Architetto e decoratore francese. Caposcuola dell'Art Nouveau francese, si
impose con il progetto del Castel Béranger, un complesso di case
d'affitto costruite a Parigi (1895-1898). Questo gruppo di edifici, pur
riecheggiando modalità presenti in V. Hora, si differenziavano per
l'eleganza e la leggerezza della linea sinuosa e dinamica, nonché per il
gusto tipicamente francese della decorazione (ferri battuti, ceramiche, vetro),
quasi rococò. D'altra parte,
G. utilizzò i nuovi materiali
anche in accezione più chiaramente strutturale (ad esempio, la sala
concerti Humbert de Romans, ora demolita, del 1902), approdando infine a una
sorta di sintesi strutturale-simbolica di materiale e forma in alcuni tipici
ingressi di métro a Parigi (1899-1904), in ghisa e vetro. Nessun altro
architetto francese dell'epoca riuscì a eguagliare
G. nella sua
coerenza stilistica, che si ritrova anche negli oggetti d'arte applicata da lui
disegnati e, soprattutto, negli splendidi mobili. Tra le ultime opere, la villa
G. a Vaucresson e l'appartamento in Rue Greuze a Parigi (1928-1929)
(Parigi 1867 - New York 1942).