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Guglielmo di Alvernia.

Teologo francese. Vescovo di Parigi (fu nominato nel 1228) nel periodo torbido in cui fu costituita l'università parigina, è il primo grande pensatore cristiano del XIII sec. Intese l'aristotelismo con una certa libertà di interpretazione, affermando che "si deve contraddire Aristotele in tutte quelle cose in cui egli contrasta con la verità". La sua dottrina, che si richiama soprattutto ad Agostino, oltre che ad Aristotele e ad Avicenna, si basa sulla distinzione tra essenza ed esistenza che solo in Dio coincidono, in quanto la sua essenza non può essere concepita senza l'esistere. Dio è l'essere per sé e si differenzia da tutti gli esseri che ricevono l'esistenza da altri. Pur mantenendo distinto il mondo delle creature dalla realtà divina, G. di A. considera la creatura come partecipazione dell'esistenza divina. Con la sua autorità di vescovo, difese gli ordini mendicanti, opponendosi al cumulo dei benefici ecclesiastici (Aurillac, Cantal prima del 1180 - Parigi 1249).