Conestabile di Francia e valoroso guerriero. Riunì una compagnia di
ventura e verso il 1342 si pose al servizio di Carlo di Blois che lottava contro
gli Inglesi per il possesso della Bretagna. Difese vittoriosamente Rennes contro
gli Inglesi e vinse i Navarresi a Cocherel. Fu creato luogotenente del re in
Normandia e conte di Longueville. A titolo personale partecipò alla
battaglia d'Auray e fu fatto prigioniero dagli Inglesi in Bretagna. Carlo V
pagò il suo riscatto e lo incaricò di liberare la Francia dalle
compagnie di ventura e di condurle in Spagna per difendere i diritti di Enrico
II di Trastamara contro il fratello Pietro il Crudele. Fu preso prigioniero a
Navarrete e di nuovo Carlo V lo riscattò. Riportò la vittoria
decisiva di Montiel, che diede il trono a Enrico II. Nominato conestabile di
Francia, conservò sino alla morte la direzione delle operazioni militari.
Cosciente della superiorità delle armate inglesi, alle battaglie in campo
aperto preferì una guerra di imboscate e di scaramucce che fiaccavano
l'avversario. Scacciò gli Inglesi dal Poitou, sottomise la Bretagna e
assediò Cherbourg. Il suo odio per gli Inglesi rappresenta uno dei primi
esempi di manifestazione di istinto patriottico in Francia. Appartiene alla sua
epoca per la destrezza cavalleresca, ma è un capitano moderno per il suo
realismo prudente e il senso innato della strategia. Fu amico del poeta Eustache
Deschamps che sovente lo ricordò nelle sue poesie. Carlo V volle fosse
sepolto a Saint-Denis, nella tomba dei re (Brooms, Costa del Nord, intorno al
1315-20 - Château-neuf-de-Randon 1380).