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Grundtvig, Nikolaj Frederik.

Teologo danese. Figlio di un pastore protestante, studiò dapprima teologia sotto la guida del padre e proseguì successivamente i suoi studi sino a diventare, nel 1822, cappellano della chiesa del Salvatore di Christiansand. Le sue concezioni religiose, basate sul rifiuto di ogni base razionalistica e sulla rivendicazione per ogni fedele del diritto di pronunciarsi sugli articoli di fede, gli procurarono ben presto l'ostilità dei suoi superiori che, nel 1826, lo costrinsero ad abbandonare l'incarico di cappellano. Venne successivamente sottoposto a censura e dovette rinunciare ad ogni attività ecclesiastica. Fu solamente nel 1838 che potè tornare ad assumere l'incarico di pastore all'ospizio di Vartov a Copenaghen. Fu inoltre studioso di antiche letterature scandinave ed uno dei maggiori esponenti del movimento romantico in Danimarca. Opere: La Mitologia nordica (1832); Manuale di storia universale (1834); il poema drammatico Il giglio di Pasqua (1817). G. fu anche studioso dei problemi dell'educazione e fondatore nel 1844 della prima Scuola popolare destinata all'istruzione degli adulti (Udby 1783 - Copenaghen 1872).