Scrittore, poeta e commediografo italiano. Legato d'amicizia a Corazzini e ai
maggiori poeti crepuscolari, visse a Milano, a Ferrara e infine a Roma, dove
negli ultimi anni collaborò a giornali e riviste. Non fu mai né
crepuscolare né futurista, e forse la sua formazione di autodidatta gli
permise di conservare, al di là delle scuole e delle correnti, un timbro
poetico e una capacità creativa non comuni, anche se la mancanza di una
cultura approfondita si esprimeva spesso in una povertà di impianto
formale e in una coscienza critica non sempre adeguata. Fra le sue numerosissime
opere ricordiamo le raccolte di poesie
Le fiale, Armome in grigio et in
silenzio, Poesie elettriche, Brindisi alla notte, La fossa cornata Ardeatina e
La ronda di notte, gli scritti in prosa
La neve, Piccolo veleno color
rosa, La cicala e la formica, Il volo d'amore e
Le rovine del
Paradiso; e le sue opere teatrali:
Caccia all'usignolo, Il selvaggio
padrone e
Il pane degli angeli (Tamara, Ferrara 1884 - Roma
1965).