Istologo e patologo italiano. Professore di Istologia e Patologia generale
all'università di Pavia, si servì di un suo particolare metodo
(colorazione cromo-argentica) per scoprire le cellule nervose multipolari e
rendere possibile l'indagine istologica per la conoscenza della struttura del
tessuto nervoso; queste ricerche gli meritarono il conferimento del premio Nobel
per la medicina nel 1906. Descrisse lo sviluppo del parassita della malaria
nell'uomo, trovando un rapporto tra il ciclo di sviluppo del plasmodio e le
curve della temperatura febbrile; indicò la differenza tra la malaria
perniciosa e le febbri intermittenti terzane e quartane e ne specificò le
cause. I suoi scritti sono riuniti nell'
Opera omnia, pubblicata a Milano
nel 1903 (Corteno, Brescia 1843 - Pavia 1926). ║
Apparato di G.:
organulo intracellulare, visibile al microscopio elettronico, che forma una
specie di tubo cavo raggomitolato su se stesso, e che si trova nel citoplasma
cellulare. Il suo spessore è di pochi millesimi di millimetro e prende il
nome del suo scopritore. La sua funzione pare sia in rapporto con l'espulsione
di materiale vario al di fuori della cellula; sarebbe un piccolo organo
escretore cellulare.