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Golf.

Gioco nazionale scozzese, ritenuto generalmente di origine olandese; si pratica su campi di vaste dimensioni, appositamente sistemati ognuno con caratteristiche proprie e particolari difficoltà. Il gioco consiste nell'inviare una palla dalla piazzuola di partenza (tee) nella buca corrispondente con colpi successivi, servendosi di bastoni e di palle regolamentari. La palla, oggi, è in gomma. I bastoni sono formati da un'asta, terminante in un mazzuolo di legno o in una paletta di acciaio. I bastoni, che ciascun giocatore può portare con sé durante uno stesso giro, non possono superare il numero di 14. Ogni giocatore in campo può avere a sua disposizione un ragazzo chiamato caddie, il quale porta la sacca dei bastoni e può dare indicazioni sulla direzione delle buche e sull'opportunità di adoperare un bastone piuttosto che un altro. Si distinguono due tipi fondamentali di gara: quella a buche (match play), nella quale si contano appunto le buche vinte (vince la buca chi riesce a raggiungerla con il minor numero di colpi) e quella a punteggio (medal play), nella quale si contano i colpi impiegati a coprire l'intero percorso. • St. - Si hanno notizie precise del g. nel XV sec., in Scozia. Un editto di Giacomo II, nel 1457, ne proibì la pratica. Sotto Giacomo IV il g. ritornò in voga, e i successivi regnanti della dinastia degli Stuart ne furono appassionati cultori. Nel 1534, fu fondato in Scozia il primo club di g., denominato Golf Club St. Andrews, che nel 1754 curò la redazione della codificazione ufficiale di questo sport. La vera e propria diffusione universale del g. data dalla seconda metà del XIX sec. • Sport - Fra le competizioni di g. più importanti figura la cosiddetta Open, alla quale possono intervenire professionisti e dilettanti. Le manifestazioni più impegnative sul piano internazionale sono la Coppa Ryder (professionisti) e la Coppa Walker (dilettanti). I giocatori sono distinti secondo una classifica sociale e una nazionale, basata su vantaggi.