Scrittore ed ecclesiastico italiano. Visse in Germania alla corte di Corrado III
e dei suoi successori Federico I e Enrico VI, ricoprendo le mansioni di
cappellano e di notaio e seguendoli in quasi tutte le loro spedizioni. Svolse
importanti incarichi diplomatici e venne infine elevato al seggio vescovile di
Viterbo. È autore di una lunga storia in versi, dal diluvio universale a
Pipino, lo
Speculum Regum (Specchio dei re), di una opera cortigiana, i
Gesta friderici (Le gesta di Federico) e del
Pantheon, una specie
di cronaca in cui si narra la storia del mondo, in un misto di prosa e di versi,
raccogliendo leggende e racconti favolosi (Viterbo 1133 circa-1191).