Poeta francese. Nel 1635 indossò l'abito talare verso il quale si sentiva
attratto fin da quando, come uomo di mondo, scriveva versi amorosi e frequentava
il palazzo di Catherine de Vivonne marchesa di Rambouillet, sede del celebre
salotto letterario noto come "hotel de Rambouillet". Come religioso
G.
fece una rapida carriera divenendo vescovo di Grasse e Vence. Tuttavia egli non
abbandonò mai la letteratura continuando a scrivere versi molto
apprezzati che gli valsero anche l'ingresso all'Accademia. Da quando divenne
sacerdote, abbandonò la poesia galante per scrivere invece versi a
carattere religioso. Suo è anche il poema
Saint-Paul. Notevoli i
suoi
Cantiques e le
Epîtres morales (Epistole morali) da lui
indirizzate a vari personaggi dell'epoca (Dreux 1605 - Vence 1672).