Storico dell'arte e critico italiano. Ricoprì a Bologna numerose cariche
tutte riguardanti le attività artistiche; fu conservatore delle opere
d'arte bolognesi e, in seguito, sovrintendente alle Belle Arti di alcune
province emiliane e romagnole. Notevoli i suoi lavori come storico dell'arte,
fra i quali citiamo
Niccolò dell'Arca, un'interessante monografia
pubblicata nel 1942 in cui
G. seppe ricondurre alla giusta luce varie
errate interpretazioni delle opere di quel pittore,
Giotto, studi
giotteschi usciti nel 1948;
Vitale di Bologna (1962), e un interessante
saggio sul pittore
Morandi (1946). Notevolissima anche la sua opera di
critico d'arte e numerosi i suoi scritti su varie riviste specializzate in
questo campo come "La Critica d'Arte", "Proporzioni", ecc. Nei suoi scritti
critici si nota una netta derivazione dall'estetica crociana seguita pure da
Ragghianti e da Longhi.
G. ha organizzato anche importanti mostre d'arte
(Biennali d'Arte antica, Bologna; Mostra di Guido Reni del 1954; Mostra dei
Carracci, 1956; Mostra dei Maestri della Pittura Emiliana del Seicento, 1959; e
via via fino alla Mostra di Guercino del 1962) (Ozzano Emilia 1910 - Bologna
1981).