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Gnetine.

Bot. - Classe di piante gimnosperme che presentano caratteri di passaggio fra le gimnosperme e le angiosperme. La storia dello sviluppo in epoche preistoriche di queste piante, le più evolute del gruppo, è parallela a quella delle angiosperme. La classe viene suddivisa in tre diverse famiglie dalle caratteristiche notevolmente differenti tra loro. Ciò che le rende assegnabili alle gimnosperme è la produzione di ovuli nudi, non racchiusi in un ovario; invece si avvicinano alle angiosperme per la presenza di un involucro formato da brattee che abbraccia le infiorescenze maschili; questo particolare "astuccio" costituito dalle brattee saldate almeno parzialmente fra loro viene chiamato anfigonio, affine ad un perianzio ma non omologabile a quest'ultimo. Altro carattere tipico è il legno secondario dotato di vere trachee (che completano le tracheidi). Mancano i canali resiniferi; il gametofito è alquanto ridotto: le foglie sono spesso espanse e reticolate; il microsporillo, in certe specie, ha l'aspetto di un vero e proprio stame. I fiori maschili, riuniti in infiorescenze, formano dei complessi staminali detti sinandri. Le tre famiglie cui abbiamo accennato sono quelle delle: Welwitschiacee proprie dell'Africa meridionale, rappresentate da una sola specie, la Welwitschia mirabilis; le Efedracee rappresentate da varie specie di piante xerofile appartenenti al genere Ephedra; le Gnetacee, terza ed ultima famiglia, che comprende liane, arbusti ed alberi del genere Gnetum diffuso in Amazzonia, nel Queensland, nell'Africa occidentale e nell'Asia tropicale, con una quindicina di specie.