Corpo sferico. ║ Sinonimo di
geoide in geografia e sinonimo di
sfera in matematica. Pallone aerostatico. • Geom. - Corpo non
perfettamente sferico ma sferoidale. • Anat. -
G. oculare: l'organo
della vista, l'occhio; è una sfera non perfettamente rotonda avente,
negli adulti un diametro antero-posteriore di 24 mm, quello verticale di 23 mm e
quello trasversale di 24,5 mm. Il
g. oculare che trova posto nell'orbita,
fossa scavata nella parte superiore dello scheletro facciale, è formato
da tre membrane parietali, l'una concentrica all'altra, chiamate rispettivamente
membrana fibrosa (sclera e cornea);
membrana pigmentaria vascolare
(uvea) che costituisce la
coroide, la
zona ciliare e l'
iride;
membrana interna nervosa che forma la
retina. All'interno si trovano
varie formazioni, come il
cristallino, e le
camere anteriore e
posteriore, che contengono l'
umor acqueo e il
corpo vitreo.
• Geogr. -
G. terracqueo: la sfera leggermente schiacciata ai poli
sulla cui superficie sono rappresentati, a colori, le regioni e i mari della
Terra. Il nostro Pianeta, la Terra. • Astron. -
G. celeste: sfera
sulla superficie della quale sono normalmente raffigurate le costellazioni, cosi
come sono viste dalla Terra. • Encicl. - In geografia il
g.
terrestre (o
g. terracqueo) è detto anche, sebbene
impropriamente,
mappamondo, termine che serve anche ad indicare un
planisfero; "mappamondo" infatti starebbe a significare "mappa del
mondo", cioé una carta topografica del mondo e quindi una superficie
piana sulla quale viene graficamente rappresentato un certo territorio (a scala
bassa e non troppo vasto) mentre il "mappamondo", inteso come
g.
terrestre è di forma quasi sferica. Con il termine
globus gli
scrittori latini solevano indicare tanto la sfera terrestre quanto le sfere del
Sole, della Luna, ecc. Soltanto più tardi il vocabolo
g.
servì a designare, più propriamente, la rappresentazione
artificiale della sfera terrestre ed anche dell'immaginaria sfera celeste con le
costellazioni. Tuttavia gli antichi Caldei, gli Egizi ed anche i Greci
costruirono dei
g. con le raffigurazioni delle stelle, dei pianeti e
delle costellazioni; mentre ciò non accadde per quanto concerne i
g. terrestri, almeno fino a quando si credette che la Terra fosse piana.
In seguito alle grandi scoperte geografiche del XV e del XVI sec. sorsero
dovunque, in Europa, officine specializzate nella costruzione di
g.
terrestri, ma già nel XIII sec. venivano fabbricati
g. di grandi
dimensioni, che vennero in seguito abbandonati per le difficoltà di
maneggiarli mentre presero piede i modelli di diametro non superiore a un metro.
Pare che Luigi XIV, re di Francia, ne possedesse uno di oltre tre metri di
diametro. Naturalmente tutti i
g. (anche quelli celesti) erano imperniati
su un asse che consentiva di farli girare in un movimento di rotazione simile a
quello della Terra;
g. con l'asse inclinato, però, vennero in uso
soltanto nel 1600, dopo le scoperte di Galilei. Oggi se ne costruiscono anche di
luminosi.