Musicista russo. Grande efficacia ebbe senza dubbio l'insegnamento di
Rimskij-Korsakov.
G., a sedici anni, aveva al suo attivo diverse
composizioni, tra cui un
Quartetto, op. 1, una
Suite per
pianoforte,
op. 2, e una
Sinfonia, op. 5, eseguita la prima volta
sotto la direzione di Balakirev, uno dei suoi maestri e accolta dal pubblico con
grande ammirazione. Nota la sua
Ouverture su temi greci op. 3 divulgata
da Anton Rubinstein. Grande fu anche l'interesse di
G. per motivi
dell'etnofonia russa e delle vecchie leggende nazionali, a cui egli attinse
l'ispirazione per uno dei suoi più coloriti poemi sinfonici,
Stenka
Razin. Dopo la morte di Borodin (1887) egli attese, insieme con
Rimskij-Korsakov, alla elaborazione orchestrale del
Principe Igor,
ricostruendone l'intera
ouverture sulla scorta di frammenti che Borodin
stesso gli aveva fatto ascoltare al pianoforte. Nel 1899 fu nominato professore
di strumentazione nel Conservatorio di Pietroburgo, del quale assunse la
direzione nel 1919. Lasciò una abbondante produzione: musica di balletti
(
Astuzie d'amore, Le stagioni), musica di scena (
Salomè), 8
Sinfonie, 6 Ouvertures, composizioni cameristiche e romanze (Pietroburgo 1865 -
Parigi 1936).