(dal celtico
glas ghu: valle verde). Città (765.000 ab.) della
Gran Bretagna, in Scozia, nella regione di Strathclyde, sulle rive del fiume
Clyde. • Econ. - È uno dei principali porti dell'Europa
settentrionale (importazione di carboni fossili, petrolio e derivati, minerali
ferrosi; esportazione di laminati, caldaie, motori, whisky). Le principali
risorse economiche sono l'industria (attiva nei settori tessile,
dell'abbigliamento, metallurgico, meccanico, chimico, delle costruzioni navali).
• St. - Insediamento romano, nel 550 divenne centro di una comunità
cristiana creata da San Kentigern. Nel 1350 vi fu costruito il primo ponte in
pietra sul fiume Clyde e nel 1450 il re di Scozia attribuì a
G. il
titolo di borgo reale. Il nucleo urbano andò progressivamente
ingrandendosi e nel 1451 vi fu edificata l'università. La fortuna della
città ebbe inizio a partire dal XVIII sec., quando l'unificazione della
Scozia e dell'Inghilterra arrecò sensibili vantaggi economici.
G.,
infatti, dopo che il letto della Clyde fu dragato e approfondito onde permettere
alle navi un accesso più agevole, divenne uno dei maggiori porti di
scambio di prodotti coloniali (zucchero, rhum, tabacco). Dopo la Rivoluzione
americana (che determinò la fine del commercio del tabacco con le
colonie) l'economia di
G. si basò prevalentemente sulla
lavorazione del cotone proveniente dalle piantagioni degli Stati del Sud. Nel
XIX sec. lo sfruttamento dei giacimenti carboniferi presenti nella regione e la
disponibilità di manodopera crearono le condizioni favorevoli per un
rapido sviluppo industriale. • Arte - Tra i monumenti storici ed artistici
di
G. ricordiamo: la cattedrale di San Kentingern (1197-1457); il Palazzo
del Commercio (1791), progettato da Robert Adam; gli edifici
dell'università, in stile gotico, ricostruiti nel XIX sec.