(o
Glanvil, Joseph). Filosofo inglese e pastore anglicano. Cappellano di
Carlo II,
G. accettò le vedute dell'empirismo; la filosofia
è soltanto elaborazione dei dati d'esperienza, né può darsi
una scienza apodittica della natura. È tuttavia possibile dalla
conoscenza empirico-pratica della natura pervenire all'affermazione di Dio e
alla religione.
G. è precursore di Hume nell'indicare l'incertezza
del nesso tra causa ed effetto. Opera principale:
The Vanity of Dogmatizing
or Confidence in Opinions, ecc. (La vanità del dogmatismo, ovvero la
fiducia nelle opinioni), rielaborata poi con il titolo di
Scepsis Scientifica
or Confessed Ignorance, the Way to Science (Scepsis scientifica, ovvero
l'ignoranza confessata, la via che conduce alla scienza) (Plymouth 1630 - Bath
1680).