Scrittore e drammaturgo danese. Terminati nel 1878 gli studi teologici
pubblicò il suo primo romanzo,
Un idealista, presa di posizione
contro il cristianesimo in favore del naturalismo brandesiano. Seguirono
La
giovane Danimarca e
Antigonos. La sua prima raccolta di liriche,
Biancospino rosa, uscì nel 1881. L'autobiografia
L'apprendista
dei Germani è il diretto risultato di un viaggio del poeta in
Germania. Da una successiva permanenza in Grecia nacquero:
Un mese
classico e
Anno di vagabondaggio. L'antichità classica e il
germanesimo, suoi nuovi ideali, formano il tema di drammi storici come
Brunilde, Saint Just. Al mondo moderno sono invece ispirati i drammi
fatalistici
Wuthorn e
Sua Eccellenza. Maggior valore artistico
hanno i romanzi
Minna e
Il mulino, la sua opera migliore; in
queste opere
G. risente dell'influenza degli scrittori russi (i drammi
Fuochi sacrificali, La moglie dell'uomo perfetto e i romanzi).
Il
pellegrinaggio Kamania e
Gli erranti nel mondo, testimoniano la
simpatia che lo scrittore sentì per Wagner, Schopenhauer e la filosofia
indiana. Nei romanzi
Gli amici di Dio e
Il ramo d'oro, si
accostò al cristianesimo. Ex aequo con H. Pontoppidan, nel 1917, gli fu
assegnato il premio Nobel (Roholte, Sjaelland 1857 - Klotzsche, Dresda
1919).