(o
Giuseppismo). Il termine indica la politica ecclesiastica, di
indirizzo giurisdizionalistico, perseguita negli Stati dell'Impero da Giuseppe
II d'Austria. Il
g. era volto a togliere giurisdizione al papa
nell'organizzazione del clero negli stati asburgici, e a porre alcune
manifestazioni del culto a regolamentazione burocratica statale. Fu operante in
Austria fino al 1855, quando fu stipulato un concordato. In pratica il
g.
rivendicava al sovrano il diritto di controllare tutte le relazioni fra la
chiesa locale e il papa, di controllare la nomina degli ecclesiastici e di
regolare il matrimonio anche come patto civile.