Opera in tre atti di S. Mercadante, su libretto di G. Rossi, tratto da
Angelo di V. Hugo; fu rappresentata per la prima volta alla Scala di
Milano nel 1873. Considerata come il capolavoro di Mercadante, quest'opera
segnò il passaggio dal melodramma di Bellini e di Donizetti a quello
verdiano. Elaisa e Bianca sono innamorate dello stesso uomo, Viscardo. Manfredo,
sposato con Bianca, costringe la moglie infedele a bere una coppa contenente
veleno; essendo Elaisa venuta a conoscenza del piano di Manfredo, decide di
salvare la donna sostituendo il veleno con un sonnifero. Quando Viscardo vede
Bianca esanime, la crede morta e pensando che l'omicidio sia stato opera di
Elaisa, la ferisce mortalmente.